Maestro Ronaldo Rosa De Scalzo

MELODRAMMA… l’etimologia di questa parola è: opera dove si esprimono sentimenti e patetismo, con l’accompagnamento d’orchestra, che si fondono in emozioni tragicomiche.

Spinto dalle esperienze professionali e di vita, prima come Professore e dopo como Assessore Artistico della Scuola di Perfezionamento per Cantanti Lirici del Teatro alla Scala di Milano dove sviluppai la mia didattica, e anche come Maestro Concertatore e Direttore d’Orchestra per più di vent’anni, decisi creare in Argentina una Associazione Civile per la diffusione culturale, che organizzi spettacoli e attivita culturali ad alto livello offrendo formazione tecnica-sperimentale per artisti, similare a quella del Teatro alla Scala. Così, assieme a un gruppo di appassionati, fondammo l'”Associazione Civile Melodramma”.

Lo spirito che ci spinge

Il cantante lirico deve imparare a recitare cantando.
Gli italiani chiamano a uno spettacolo operistico recita. Vuol dire che un cantante non deve soltanto emettere suoni.

Possiamo considerare, a modo di esempio, i sei punti con i quali il
Teatro alla Scala qualifica i cantanti:

Qualità di voce
Estensione
Musicalità
Tecnica
Espressione
Dizione

Elementi determinanti per il cantante moderno, specialmente dall’avvenimento di Giuseppe Verdi e di artisti come Maria Callas e Giulietta Simionato.

Nei diversi Seminari che realizzai su questi temi (con grandi risultati per importanti cantanti della scena lirica nazionale e internazionale, come Giuseppe Giacomini, Raina Kabaivanska ed altri) ho enfatizzato che chi non recita e solo emette dei suoni non sviluppa ne l’espressione ne gli aspetti scenici. Un teatro senza cantanti attori diventa monotono e rende difficile il lavoro del vero Direttore d’Orchestra Operistico che deve plasmare con l’orchestra che commenta e si integra alla recitazione del artista cantante.

È compito di Melodramma, portare ai giovani a questa integrazione totale, marcando le questioni segnalate anteriormente, per raggiungere la massima espressione del melodramma: “chi dice bene, canta bene”.

I giovani devono coronare i suoi studi con molte recite. In questo modo, facendo un grande tirocinio, essi possono arrivare ad avere un grande dominio dell’espressione operistica; potendo allora integrarsi con artisti professionali. Piu avanti sorgerà la possibilità di fare scambi culturali con Europa e il mondo.

L’Argentina, per clima e per ricchezza di razze, possiede un grande materiale vocale che, con le premesse segnalate anteriormente, potrebbe raggiungere grandi traguardi.

Per concludere vorrei segnalare un tema svolto nel Seminario che dettai all’ Universita Cattolica Argentina (UCA): “Il canto determina lo sviluppo artistico e le scienze musicali”. Con Verdi la musica e il canto hanno avuto una svolta, arrivando a un linguaggio sincero e spontaneo delle passioni umane, il “pathos” esplode in forma impetuosa, prepotente, allucinante e il ritmo martella la frase musicale con impeto decisivo come mai. Dice Verdi in una delle sue lettere: “non cesserò giammai di raccomandare studiare le posizioni delle parole, la musica viene da sola. In sintesi, sono più al sevizio del poeta che da me stesso”. Questo dimostra l’evoluzione che raggiunse il teatro lirico.

Oggi giorno l’obbligo che ha l’artista moderno di canto è più grande, complesso e difficile che nel passato.

Oggi con la facilità d’ascolto di registrazioni e video musicali è più facile capire i difetti dei cantanti non ancora pronti. Perciò il cantante deve essere molto studioso, analizzare molto profondamente l’opera, il giusto repertorio, lo stile, ecc. Questo percorso storico annunciato fin qui, mette in evidenza che il canto è la conseguenza della rappresentazione musicale della parola, essendo questa la madre dell’arte musicale. Non essendo il canto dominio assoluto dei cantanti, sorge l’imperiosa necessità di formare professionali, siano: maestri di canto, maestri di scena, strumentisti, preparatori musicali, direttori di coro ed orchestra in un totale lavoro interdisciplinare.

Maestro Ronaldo Rosa De Scalzo
Maestro Concertatore e Direttore d’Orchestra
Maestro di Tecnica Vocale, Repertorio e Stile Operistico

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